Alberto Marson
Programma:
L’istinto del S(u)ono
“L’istinto del S(u)ono” è un concerto che prende vita dall’improvvisazione, dall’essenza più pura e spontanea dell’artista. Ogni esibizione è un viaggio unico, in cui frammenti di vita, emozioni e altre diverse situazioni proposte dagli ascoltatori vengono trasformati in musica nell’istante, dando forma a una performance collettiva autentica e irripetibile.
Il pubblico è al centro dell’esperienza: gli spettatori sono invitati a scrivere su piccoli biglietti un pensiero, un ricordo o una suggestione personale. Questi spunti, raccolti durante il concerto, diventano l’anima della performance, ispirando composizioni pianistiche create in tempo reale. Il titolo del concerto riflette proprio questa dinamica: un equilibrio istintivo tra essenza e percezione, tra artista e pubblico.
“L’Istinto del S(u)ono” rompe le barriere tra palco e platea, trasformando il suono in un linguaggio universale e condiviso, capace di raccontare storie, emozionare e divertire attraverso la pura spontaneità.
Alberto Marson è un pianista e compositore italiano, nato a Pordenone l’8 Gennaio 1997. Il suo linguaggio musicale spazia tra generi diversi, tra cui neoclassica, ambient e jazz contemporaneo. Nato con una passione per la musica sin da tenera età, Alberto inizia a suonare il pianoforte ad orecchio all’età di 5 anni. Dopo una formazione iniziale da autodidatta, prosegue gli studi sotto la guida del Maestro Virginio Zoccatelli e si specializza in Musica Applicata alle Immagini al Conservatorio “F. Venezze”, sotto la guida di Marco Biscarini e Daniele Furlati. Ha lavorato successivamente ad alcuni progetti cinematografici e nel 2022 inizia una collaborazione con l’etichetta Stellare, che lo segue nella realizzazione dei suoi progetti musicali.
Nella sua visione artistica l’improvvisazione rappresenta l’assoluta rivelazione del “presente”: irripetibile e vera. In quei momenti, tutto vibra: l’emozione, le anime e i corpi, diventando parte dell’“Essere”. L’approccio alle sue composizioni è sempre frutto di un flusso estemporaneo che assume una forma più granitica solo al termine della sessione.